giovedì 15 giugno 2017

#Albania: Informazioni utili per un viaggio indipendente

#ALBANIA: INFO UTILI
PER UN VIAGGIO INDIPENDENTE


MONETA:  La moneta locale è il LEK e si cambia ovunque, in aereoporto ( cambio svantaggioso ) negli uffici di cambio o semplicemente per strada in alcune zone delle città. Al momento del mio viaggio l'Euro veniva cambiato più o meno a 133.5LEK anche se in aereoporto lo cambiavano a 130LEK. Si può tranquillamente ritirare nei numerosissimi ATM sparsi per le città o anche nell'insediamenti più piccoli, ma il cambio compreso di commissioni è senza dubbio sfavorevole.
C'è da stare attenti perchè gli albanesi traducono la parola CENTO con MILEK abbreviata in MIL. Quindi per noi italiani quando ci chiedono mil lek potremmo essere ingannati tra 100 e 1000. Ma non preoccupatevi, dopo qualche ora vi abituarete e non potrete più confondervi; anche perchè una bottiglia d'acqua non potrà mai costare 1000 lek ( 7€ ).

COSTI:  L'Albania è un Paese molto economico soprattutto messo a confronto con i Paesi dell'Europa occidentale. Alloggiare in ostello in camerata costa in media 10 euro mentre una doppia costa circa 25/30 euro. In città come Tirana, Scutari e Durazzo la qualità degli ostelli è quella di un ostello internazinale con tutti i confort richiesti. Se scegliete un albergo di bassa categoria dove ad accogliervi c'è la simpatica Megera in camice bianco che no parla assolutamente neppure una parola d'inglese potete spendere anche meno. Allogiando in famiglia tra le montagne albanesi il prezzo scende ancora arrivando fino a 15 euro pensione completa. Per mangiare si spende pochissimo, anche al ristorante, evitando naturalmente le catene internazionali. Nelle Taverne albanesi puoi tranquillamente mangiare un piatti di carne con insalata e una grossa birra per 4/5€
Anche gli spostamenti sono molto economici, considerate di spendere circa 2€ per un'ora di Furgon. La tratta Tirana Scutari costa 400LEK, mentre da Kukes a Durazzo ne ho spesi 500.
Stando attenti ma senza farsi mancare niente si può tranquillamente viaggiare indipendentemente in lungo e in largo per il Paese con un budget inferiore ai 30€ giornalieri.
Fermandosi di più nelle zone rurali e in casa con le famiglie, il budget scende decisamente.

SICUREZZA: Il Paese mi è sembrato molto sicuro, nelle città ho camminato per le periferie in autonomia e in alcuni casi sono stato fermato per ricevere un passaggio da qualche automobilista. In un paio di occasioni ho accettato tranquillamente mentre in altre ho preferito continuare a camminare. Durazzo, Scutari e Tirana, le ho viste anche di notte senza alcun problema, non ho mai percepito la minima prova di un reale pericolo. C'è chi mi ha chiesto se la città era sicura fino a tardi, ma non essendo un nottambulo e andato sempre a letto prima delle 23 non potrei confermare la sicurezza della città oltre quest'ora. Comunque i locali di Tirana e di Durazzo sono frequentati fino al mattino dagli europei e dai nordamericani che escono per fare festa.
Nei villaggi del nord tra le montagne, inutile dire che la sicurezza è ancora più marcata.

LINGUA: In tutto il Paese si parla l'albanese, una lingua piuttosto indecifrabile per chi l'ascolta per la prima volta. Negli ostelli e nei locali turistici non ci sono problemi con l'inglese anche perchè molti proprietari sono stati a lavorare fuori dal Paese. Per noi italiani la cosa si fa ancora più semplice visto che molti dei ragazzi della mia generazioni sono cresciuti guardando Rai1 e Canale5. E' difficile entrare in un locale albanese e non trovare almeno una persona che non  parli l'italiano.
Nelle zone rurali diventa però più complicato, nelle montagne ho trovato solo un paio di persone con cui poter scambiare due parole d'inglese, il mio contatto Kasteriot di Lekbebaj e il professore d'inglese della scuola secondaria del villaggio. Spesso, ho dovuto intendermi a gesti e con dei disegni fatti in foglietti di carta. Nei piccoli negozietti ti scrivono il conto in cifre su un foglio di carta per non fare troppa confusione.




 TRASPORTI: Rimanere a piedi in Albania è molto difficile, c'è sempre una soluzione al tuo problema. Il mezzo di trasporto pubblico più utilizzato nel Paese è senza dubbio il Furgon, dei vecchi mercedes che possono trasportare fino a 15 persone. Sono molto economici e non hanno un orario fisso. Anche se spesso mostrano sul parabrezza l'orario della partenza, nella maggior parte dei casi, non partono finchè non sono pieni. In Albania non ci sono delle stazioni degli autobus vere e proprie, spesso capire da dove partono i furgoni per la tua prossima destinazione è un dilemma, ma chiedere in giro è la miglior cosa, anche perchè spesso il luogo di partenza cambia da un anno all'altro. A durazzo ho trovato invece una stazione leggermente più organizzata.
Oltre ai furgon ci sono delle auto private che collegano i piccoli villaggi alle città e viceversa. Non sono taxi, vengono chiamati spesso furgon anche questi, ma sono auto station wagon che possono far salire fino a 9 persone. In un occasione ho preso anche un bus normalissimo che collegava la città di Kukes a Durazzo. Nelle montagne ci si sposta a piedi o con mezzi di sopravvivenza come carretti trainati da cavalli o semplicemente sopra un asino. Per attraversare il lago di Koman che collega Scutari a Fierza ci sono due ferry turistici, mentre per i villaggi intermedi lungo il lago, è necessario salire sul traghetto locale Dragobia. I taxi che sono tantissimi sono molto cari rispetto ai prezzi dei mezzi di trasporto albanesi. C'è poi un treno che collega alcune delle città principali del Paese, ma sono molto lenti, impiegano spesso il doppio di un Furgon. Non ho comunque mai avuto il piacere di poter confermare quanto detto sopra. Per raggiungere l'aereoporto sia da Tirana che da Durazzo c'è una navetta che costa rispettivamente 250LEK e 400LEK. Da e per Durazzo però ci sono poche corse giornaliere mentre da Tirana parte una navetta ogni ora.  L'autostop è molto usato e non è difficile che qualcono si fermi per aiutarti a raggiungere la tua prossima meta.

LA GENTE: Mi avevano parlato molto bene degli albanesi e della sua ospitalità, ma non avrei mai pensato di sentirmi così ben accolto fin dal primo momento. Gli albanesi sono veramente un popolo molto accogliente e noi italiani anche in questo caso siamo molto avvantaggiati. Sono stato invitato più volte a prendere un caffè o una bibita insieme da giovani albanesi che naturalmente hanno voluto pagare la mia consumazione. Spesso alla fine di un pasto, il cameriere mi invitava ad una birra gratis o ad un caffè nei peggiori dei casi. Mi sono ritrovato in case rurali ad assaggiare prodotti locali o a bere del semplice caffè, solo perchè stavo passando da quelle parti. In altre occasioni, il bigliettaio del bus, sapendo la mia nazionalità non mi ha fatto pagare il biglietto, mentre nelle montagne, addirittura non mi è stta fatta pagare una notte alla guesthouse solo perchè ero italiano.
Tutti sono curiosi del motivo del tuo viaggio e tutti mi chiedevano cosa ne pensavo del loro Paese e della gente. Un popolo molto rispettoso del prossimo e con molti valori oramai estinti al di là dell'Adriatico.




TREKKING: Ero andato in Albania per raggiungere le montagne del nord; le ALPI albanesi. Ma non credevo di assistere a tanta belleza finchè non sono giunto nei villaggi del Parco Nikay-Mertur.
La mia idea era quella di raggiungere la Valle di Valbona per poi proseguire con un trekking fino alla valle di Theth dove avrei effettuato altri trekking locali. Ma un incontro a Scutari ha cambiato piacevolmente tutti i miei piani. Ho lasciato stare quello che gli albanesi chiamano ormai il CIRCUITO COCA-COLA per immergermi nella tradizione locale e visitare i villaggi e le famiglie del parco nazionale di Nikaj-Mertur, al di fuori delle rotte turistiche. Ho fatto base alla guesthouse Cehaja di proprietà del simpatico Kasteriot che mi ha anche aiutato per i trekking lungo il Parco.
Senza il suo aiuto non avrei mai potuto esplorare le zone limitrofe. Ho fatto 3 differenti trekking all'interno del parco. Il primo con destinazione il villaggio di Gjonpepaj lungo un tracciato abbastanza semplice di 4 ore in totale. Il secondo trekking è stato molto impegnativo, raggiungendo le Pietre di Mertur con 8 ore di camminata e un dislivello di circa 1600 metri, mentre il terzo giorno mi sono limitato ad un trekking breve di 3 ore nei dintorni del villaggio di Lekbibaj.
Inutile dire che Kasteriot non mi ha fatto pagare neppure un euro per la sua guida, durante questi tre giorni di trekking. I trekking nei Parchi più famosi di Valbona e di Theth costano invece più o meno 35€ a persona al giorno anche se sembra che da quelle parti i sentieri siano meglio segnalati e che in alcuni casi sia possibili effettuarli da soli, sempre però in compagnia degli altri gruppi di americani e giapponesi.





2 commenti:

  1. No, no, non è inutile dirlo, anzi bisogna gridarlo a buon voce: Tre giorni di trekking GRATIS! Tutto il mio rispetto caro Kasteriot
    Haribol

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